Hannover: resoconto a puntate di un viaggio "nel futuro".

 
  Le case passive  
   

Siamo in un quartiere nella zona nord di Hannover. Lo scorso anno il comune ha messo in vendita un lotto di terreno affinché su di esso venissero costruite delle abitazioni. I lavori sono cominciati nel settembre 2006 e già 2 delle dodici abitazioni sono state consegnate nei mesi scorsi alle rispettive famiglie (incredibile ma vero). 

Lo stato di avanzamento dei lavori nelle altre abitazioni ci consente di esaminare nel dettaglio come vengono realizzate. 

Chi ci accompagna a visitare le villette in costruzione Erich Ritter è il titolare dell’impresa. Incontro molto interessante per vari motivi. Innanzitutto l’atteggiamento del comune. Il comune da qualche anno assegna i terreni di sua proprietà a patto che su di esse vengano costruite abitazioni "passive" (Passive Haus). Cosa significa questo termine è presto detto. La casa passiva è un ulteriore passo avanti rispetto alla casa a basso consumo (max 50 KWh/mq/anno), che da circa 10 anni, in Germania, è la condizione sine qua non per poter costruire. La casa passiva invece non deve superare il consumo di 15 Kwh/mq/anno (il consumo medio delle case italiane è di circa 200 Kwh/mq/anno). Ma come si raggiungono questi risultati? Erich il costruttore è particolarmente orgoglioso della qualità delle sue abitazioni e ci accompagna volentieri a visitarle nel dettaglio. Innanzitutto un’ottima coibentazione. 

L’involucro esterno della casa è costituito da un pannello isolante di 30 cm. Che diventano 32 in corrispondenza delle fondazioni. 

Le murature sono in laterizio tradizionale, ma estrema cura è riservata alla eliminazione di fessure e ponti termici. Altro aspetto fondamentale è l’utilizzo dei tripli vetri e un razionale sistema di ricambio dell’aria viziata che consente all’aria esterna fredda in entrata di essere riscaldata dall’aria calda in uscita attraverso uno scambiatore di calore. L’acqua calda viene fornita da pannelli solari termici e l’eventuale necessità di ulteriore riscaldamento da una pompa di calore che utilizza il calore latente del terreno che a qualche metro di profondità è sia in estate che in inverno stabilmente sui dieci gradi. I consumi energetici di queste case sono quindi ridotti al minimo, le emissioni di CO2 quasi trascurabili e i costi di gestione pure (e soprattutto poco soggetti agli sbalzi di quotazione del petrolio).

Ma i costi di acquisto? Una villetta come questa di 160 mq. costa sui 250.000 € (tinteggiatura esclusa). Dimenticavo alcuni particolari importanti che la dicono lunga sulla sensibilità del comune nei confronti dei temi energetici e ambientali. Il costo del terreno è di circa 60.000 € ad abitazione, ma, se una famiglia si impegna a non possedere più di un’auto questo costo è scontato del 20%. Vi sono poi ulteriori sconti nel caso di famiglie con bambini piccoli. Fino a quattro bambini viene applicato un ulteriore sconto del 10% a bambino (indipendentemente dalla etnia della famiglia). 

Esempio famiglia con 3 bambini e un auto: 60.000 € sconto 20+10+10+10 (50%) ovvero 30.000 €. 

 

Ogni commento mi pare superfluo.

 

Oreste Magni – Ecoistituto della Valle del Ticino - 348.3515371