Dalla chiesa sulla Hill di St. Louis a quella della Madonna del Carmine di Herrin. 

di Ernesto R Milani  - Ecoistituto della Valle del Ticino - Cuggiono, 26-30 maggio, 2005

Seconda parte

La Herrinfesta Italiana attrae circa 40.000 visitatori che si perdono tra le bancarelle e le varie manifestazioni, a volte ostiche per noi, che spaziano dall’elezione della Miss Herrin Festa ( chiedere lumi a Carlo Bertani) al concorso dei nasi e al miglior sugo per la pasta e alle gare di bocce. Decine di complessi di tutti i generi musicali fanno da contorno alle bancarelle di cibo dal sapore vagamente italico.

Il tentativo di dare un aspetto anche culturale tipo festa del solstizio d’estate a Cuggiono si limita alla galleria d’arte. Magari siamo noi un po’ prevenuti.

Sabato giorno di parata, giorno di sfilata.

La giornata inizia con la colazione alla loggia massonica tra la 14th e la Harrison Street. Tutta la città si mette in ghingheri e percorre la via principale. Sindaco in testa con i cerimonieri della parata che questa’anno sono: Fred e Eleanor Salmo. Fred Salmo(iraghi) nato a Colp nel 1924 da Pete e Tressie Cerioli da Inveruno, Eleanor nata a Herrin nel 1925 da Emil e Mary Cattaneo da Marcallo.

Onore riservato ai cittadini di origine italiana che si sono distinti nella vita quotidiana. E poi le majorette, le bande musicali delle scuole, il trenino del gruppo di Cuggiono con le bandiere, i cartelli, le caramelle da distribuire ai bambini a lato della strada. Tanti bambini che non si vedono mai in giro. Tutte le attività di Herrin che si mettono in mostra. Gente felice, cielo sereno, colori Intensi, musica estesa. Caramelle ovunque, anche le mooh. Ciao Richard Pisoni che ci saluti pensando a Cuggiono. Ecco i due paesani di Herrin vestiti da mafiosi. Johnston City, pomposo nome da cittadina del Far-West. Michaelann Stanley, la nostra Beatrice ci ospita per un cook-out. Casa nuova, spaziosa accogliente, prato senza zanzare.

Tanta gente che vuole sapere, che vuole sentire, che sente l’Italia. Grande incontro.

Grande scontro canoro o meglio certame. Gli americani sembrano prendere il sopravvento con

" Star and Stripes for ever" con" God bless America". Ma tra I Cuggionesi non c’è soltanto il tenore Alberto Fraschina. Il "Va pensiero" mette in evidenza la capacità direzionale di don Franco Roggiani. Su, giù, alto, basso, coro. Più in fretta. "la montanara" e "Quel mazzolin di fiori" decretano la fine delle ostilità. "John Brown" non ha molto seguito.

Alla fine il colpo mortale viene dato dall’esibizione di don Franco che cattura l’attenzione del gruppo globale con la storia del Cowboy Piero ovvero del canto western mimato all’italiana.

Il pezzo più memorabile riguarda la rappresentazione della cavalla ovvero delle due palme delle mani dietro la testa che imitano l’oscillare delle orecchie del cavallo.

La sera declina serena e sfocia nella domenica mattina. Giorno di preghiera nella palestra adiacente alla chiesa della Madonna del Carmine in rifacimento.Costo 2 milioni di dollari da recuperare attraverso la diocesi e il contributo dei fedeli. A proposito, in America occorre essere iscritti alla propria chiesa. Lo stato non do assolutamente nulla e soltanto i fedeli reali la mantengono in piedi. Questo spiega anche perché il cambiamento del gruppo etnico del quartiere molto spesso determina anche un cambio della denominazione del luogo di culto. A Herrin, quasi sud, c’è  una grande influenza delle chiese battiste e pentecostali. Profondo senso religioso che si avverte anche nelle scuole. Ad esempio le ragazze pentecostali non possono indossare pantaloni. Oppure come abbiamo visto a St,. Louis ci sono ancora molti Mennoniti che indossano abiti del 1700. Le bambine hanno la cuffietta e le gonne lunghi con colori smorti e i ragazzi hanno i pantaloni con le bretelle e i cappelli di paglia rotondi. Niente baffi.Vita comunitaria con il rifiuto quasi completo del progresso degli ultimi secoli. America che ti fa pensare.

 

Monsignor Schaefer è proprio il pastore anche per la sua altezza. L’assemblea lo ascolta e partecipa alla messa con canti e preghiere. Don Franco e don Armando osservano con interesse. Sul sagrato lo scambio di saluti con i parrocchiani.

Una signora vede don Franco e si mette le mani dietro la testa richiamando la cavalla del cowboy Piero e ne segnala la già avvenuta popolarità. Robe da monsignori altro che parroco. .

Monumento ai minatori. Ci sono proprio tutti.

 

Il Lombard cafè già sede della cooperativa di consumo della Società Lombarda. Pranzo offerto dal nuovo proprietario Art Lenzini da Pievepelago ( Modena). E’ il ristorante preferito di Marina :

E’ anche un luogo mitico. Qui la Società Lombarda si adoperò per aiutare l’ingresso degli emigrati e le loro famiglie nella nuova società americana. Le riunioni festose, il cibo etnico, il negozio, i servizi assistenziali : tutto questo diede visibilità ai  Lombardi che divennero e ancora sono parte integrante della città di Herrin.

Chicken Ritoll, Lombard sandwich, the Lombard Burger, Steak Mudega. Nomi improbabili di piatti lombardi dove però entrano il risotto, il gorgonzola e i funghi anche se qui ci sono i portobello anziché i porcini per motivi di clima. Niente pini. Tanti maestosi aceri.

Pomeriggio appena fuori città con Charles Spezia. Visita al Bobby Dick a Freeman Spur.

Discarica di macchine usate. Poco è rimasto delle miniere. Un tempo venti sirene diverse chiamavano a raccolta i minatori. Ci sono soltanto dei resti oggi, dei segnali, dei tipples dove separavano il carbone, i gobs ovvero i mucchi dei detriti di scarto.

I vari negozi degli italiani sono parte della storia. Monarch 7 era vicina ll’ingresso di una miniera.

Il CCC club mostra i segni della decadenza. Il Rome Club e’ diventato la sede degli Elk.

Mobili Carnaghi, Teatro dell’Opera di Dell’Era e Berra, macelleria Brown e Colombo, bar Lualdi , alimentari Berra, distribuzione birra di Orfeo Calcaterra, calzoleria Piantanida, distributori di benzina Marlow, drive-in Marlow, parco divertimenti Marlow…Non poco per gente che in Italia contava meno di niente.

Calcaterra continua a importare alimentari italiani e Venegoni produrre i suoi salameat ( salamitt).o Biblioteca di Herrin. Linda Banks continua a raccogliere i documenti della storia della città e soprattutto quelli italiani. E’ evidente che molto è andato perduto e che sarà difficile ricostruire

Tante vicende. Ogni volta, tuttavia, c’è qualche progetto nuovo, qualcosa di interessante.

Le guide ufficiali del 1906 parlano di Pete Cardani nato a Buenos Aires e cresciuto a St. Louis, costruttore di molti edifici in muratura tra cui la loggia massonica, il teatro Annex e il palazzo dei fratelli Davis. Nel 1903 approda invece a Herrin Louis Perotti ( Luigi Parotti). Nato ad Arconate nel 1874 diventa muratore e a Herrin, cittadina di 2,000 abitanti con case soprattutto in legno, lascia il suo marchio sul teatro dell’Opera di Berra e Dell’Era, la First National Bank e sull’ospedale. Prosegue poi il suo lavoro a Centralia, West Frankfort, Christopher, Benton e Sndoval per poi trasferirsi a Miami in Florida. Qui, nel 1917 passa anche la visita per il militare ma poc

Le vicende di questi due impresari sono già oggetto di studio e approfondimento.

Concerto di Alberto Fraschina. Sabato ore 18:30. Tanti complimenti per le sue rappresentazioni a St. Louis e Milwaukee. Teatro al gran completo. Penombra. Silenzio. Sguardi attenti. Julia Hennig al piano. Sandra Colombo sempre elegante ed efficiente nella felicità di avere un interessante interprete della cultura italiana.

Mattinata, Parlami d’amore Mariù, Torna a Surriento, E lucevan le stelle, Mamma, Musica proibita.

Applausi a scena aperta. Grazie Alberto, portatore di cultura nostra.

Ciao Cugiòn.

Cielo sereno nella sera piena di fuochi artificiali.

Mattino presto di un giorno da partenza.

Giornata quasi triste.

 

Il nostro autista ci è stato vicino per giorni e gli spiace lasciarci.

Sappiamo che è qualificato per essere un ministro della chiesa battista. Eloquio interessante.

"Oggi, quando ci separeremo, il mio cuore soffrirà perché vi considero tutti miei amici anzi famiglia. Attraverso la distanza, il tempo, le razze, sappiate che a qualcuno in America mancherà questo gruppo.

Il mio desiderio più grande è quello di rivedervi a Cuggiono ma il tempo vola e il domani non è promesso a nessuno. Qualcuno potrebbe andarsene da questa vita prima che ci venga. Tuttavia, se non ci vedremo a Cuggiono o in America, ci vedremo in cielo e allora faremo un altro viaggio.

Un viaggio al trono di Dio per lodarlo!!!

Adesso conosco il cuore italiano. E’ un cuore pieno di cibo, vino buono e veri amici".

Tutto questo lo ha scritto Ken Neal Givens, Sr un giorno di maggio sull’autostrada che da Herrin conduce a Mount Vernon e poi all’aeroporto di St. Louis.

Gospel, blues o spiritual? I cerbiatti cercano di attraversare l’autostrada. Carcasse. Bestiame colorato di nero con il sole che getta la prima luce sui volti assonnati. Meditazioni individuali.

Anche questo è America. Soprattutto era facile dire Sanluimò.