Gino Pariani

Gino Pariani

Gino Pariani, il calciatore che contribuì alla disfatta inglese ai campionati mondiali del 1950

 

Durante i campionati mondiali di calcio del 1950, Gino Pariani, figlio di emigrati di Cuggiono, fece parte della grande squadra americana che sconfisse clamorosamente quella inglese.

 

Gino Pariani, uno dei giocatori della squadra di calcio americana che umiliò la favoritissima squadra inglese durante la coppa del mondo del 1950, ha cessato di vivere il 9 maggio 2007.

La sua scomparsa è stata annunciata dalla famiglia dopo una lunga battaglia contro il cancro alle ossa.

Pariani, figlio di emigrati lombardi di Cuggiono, crebbe giocando a pallone nel famoso quartiere a prevalenza di lombardi e siciliani della Hill (La montagna per i locali) da dove partì per l’avventura del mondiale con la squadra nazionale composta quasi esclusivamente da dilettanti. Pochi giorni dopo il matrimonio, Pariani si imbarcò su un volo per il Brasile con i suoi compagni di St. Louis. A Belo Horizonte, la squadra USA superò contro ogni previsione quella inglese con un goal di Joe Gaetjens al 37° minuto.

La squadra inglese contava su giocatori come Alf Ramsey, che sarebbe poi diventato l’allenatore della formazione inglese che vinse la coppa del mondo nel 1966, e Tom Finney. Ad ambedue fu poi conferito il cavalierato per meriti sportivi. L’Inghilterra aveva così tanti campioni che Stanley Matthews non fu nemmeno fatto giocare.

Parini giocò cinque volte in nazionale e segnò nella partita d’apertura del torneo contro la Spagna che gli USA persero per 3 a 1. Gli americani non si qualificarono per la fase successiva, mentre la coppa fu vinta dall’Uruguay.

Parini, che ricopriva il ruolo d’interno faceva parte della squadra originale assieme ad altri quattro giocatori di St. Louis, tra cui i Frank Borghi, portiere e Charlie Colombo, difensore centrale. Frank Borghi faceva l’autista per la ditta di pompe funebri dello zio Paul Calcaterra sulla Hill, mentre Charlie Colombo lavorava in una macelleria di St. Louis. Gino Pariani, che aveva soltanto 22 anni, faceva l’operaio alla Continental Can, produttrice di contenitori metallici. Anche Frank Wallace, attaccante era della Hill, come pure Harry Keough, che faceva il postino.

La storia dell’edizione 1950 della coppa del mondo è stata narrata nel film del 2005 “La partita della loro vita”.

Parini giocò pure nella squadra olimpica  americana del 1948. Una lapide commemorativa ricorda la loro notorietà su un muro di Daggett Street, la strada della Hill dove aveva cominciato a tirare i primi calci al pallone assieme al compagno di squadra Frank Borghi, ora 82nne.

Gino Pariani lascia la moglie Janet, sette tra figlie e figli, dieci nipoti e quattro pronipoti.

 

Ernesto R Milani

12 maggio 2007

Ernesto.milani at gmail.com

 

Gino Pariani, Soccer Player Who Helped U.S. Upset England, Is Dead at 79

 

 

ST. LOUIS, May 10, 2007 -  Gino Pariani, who played for the United States on the 1950 team that produced one of the greatest upsets in World Cup history, died here on Wednesday. He was 79.

His death, which came after he battled bone cancer for two years, was announced by his family.

 

Pariani, the son of Italian immigrants, grew up playing soccer in St. Louis’s famed Italian neighborhood The Hill and was part of the mostly amateur team that jolted the soccer world with its 1-0 defeat of powerful England in Belo Horizonte, Brazil.

 

A few days after he married, Pariani boarded a plane for Brazil with his St. Louis teammates. The Americans defeated England on a header by Joe Gaetjens in the 37th minute.

 

The English team featured the likes of Alf Ramsey, who would go on to become England’s 1966 World Cup-winning coach, and Tom Finney. Both were eventually knighted for their soccer exploits. England was so deep in talent that the great Stanley Matthews did not play that day.

 

Pariani had one goal in five games with the national team, scoring against Spain in the Americans’ 3-1 loss in their World Cup opener. The Americans never got out of the first round of that tournament, which was won by Uruguay.

 

Pariani and four other players from St. Louis were part of the starting lineup. With his death, only four players from that team are still alive. The story of the 1950 squad was told in the 2005 film “The Game of Their Lives.”

 

Pariani also played on the U.S. Olympic team in 1948. He and a fellow World Cup team member, Frank Borghi, now 82, grew up on Daggett Street, where a sidewalk plaque marks their celebrity.

 

Pariani is survived by his wife, Janet, seven children, 10 grandchildren and four great-grandchildren.

 

Associated Press May 11, 2007

NYT May 11, 2007