SALVIAMO DALL'INQUINAMENTO IL TICINO,

IL CANALE VILLORESI ED IL NAVIGLIO GRANDE

 

RACCOLTA FIRME  

 

                   Domenica 9 Novembre al ponte del Ticino di Turbigo (dopo il ponte a sinistra, direzione Galliate)

 

Questa iniziativa nasce da un gruppo di associazioni costituitosi come “COORDINAMENTO PER LA SALVAGUARDIA DEL TICINO” il 15 luglio 2003 a Turbigo per informare tutti i cittadini, ed in particolar modo quelli residenti nel territorio del Ticino, dei vergognosi ed inaccettabili scarichi inquinanti che più da un anno vengono impunemente sversati nel fiume.  Scarichi che stanno rovinando e degradando un ambiente pregevole e prezioso come quello del Parco del Ticino, minacciando nel contempo la salute e la vita di tutti noi e dei nostri figli, già cosi gravemente compromesse da altre situazioni impattanti: dalla “Grande Malpensa” al “Piano cave", dalla “Malpensa-Boffalora" alla “Magenta-Cusago" (la tangenziale esterna di Milano).

Preoccupati da quanto sta accadendo sul territorio hanno già aderito al Coordinamento i Circoli di Legambiente di Busto Arsizio, Cassano Magnago, Gallarate, Galliate, Legnano, Novara e Turbigo, il WWF Italia, il Comitato di Difesa Ambientale di Cuggiono, I'Ecoistituto della Valle del Ticino, il Gruppo Girasole di Buscate, il Gruppo Verdi Ambiente e Società Ticinia , il Gruppo A[t]tratti di Turbigo, il Coordinamento Comitato No Tangenziale, il Comitato Contratto dell’Acqua Ticino-Olona.  Ma anche tanti singoli cittadini.  E tutti coloro che provano indignazione e rabbia e non si rassegnano a simili disastri ambientali possono ancora aderire utilizzando la mail salviamoilticino@supereva.it o rivolgendosi alla sede di Legambiente "Ticino” di Turbigo, Via Trieste n. 19 tel. 0331890096 - 0331890738.

 

Quali sono i fatti?  Da più di un anno, nel Canale Marinone, un ramo pregiato del Ticino, classificato zona A (di massima tutela), affluiscono ininterrottamente liquami neri e maleodoranti provenienti dal depuratore di S. Antonino Ticino, frazione del Comune di Lonate Pozzolo (VA)  ===> VEDI FOTO.

II depuratore raccoglie gli scarichi fognari di Varese, di Busto Arsizio, di Gallarate e Malpensa.  Fino a qualche tempo fa questi scarichi finivano nel torrente Arno che a sua volta spagliava le sue acque in una zona compresa tra i Comuni di Lonate, Vanzaghello, Castano Primo e Nosate, provocando un gravissimo degrado dell'ambiente.  Oggi, lo spagliamento non c’è più, ma le stesse acque, dopo essere state “trattate” (malissimo, visto come ne escono) dal depuratore di S. Antonino, attraverso un collettore e un sistema (inefficiente) di vasche di drenaggio, finiscono nel Canale Marinone e da qui, in località “Casa delle barche", affluiscono nel Ticino, diffondendo l'inquinamento in tutti i territori rivieraschi a valle.  Ma non finisce qui! Infatti, attraverso appositi condotti previsti dal progetto e attualmente in via di realizzazione, quelle acque inquinate potrebbero finire nel Canale Villoresi e/o nel Canale Industriale e quindi nel Naviglio Grande.

Per questo motivo il Coordinamento per la salvaguardia del Ticino, unitamente al CODACONS, in data 23 luglio 2003, hanno presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio denuncia e contestuale istanza di sequestro preventivo.

La denuncia sta seguendo il suo corso, ma dopo questa prima iniziativa, il Coordinamento propone ora, rivolgendosi a tutti i cittadini, una massiccia raccolta di firme per sollecitare e costringere le Autorità competenti ad intervenire tempestivamente per far cessare il perpetuarsi del disastro ambientale in corso e per far rispettare il nostro diritto a vivere in un ambiente sano e pulito.

 

Con le nostre firme chiediamo che:

 

- cessino subito gli scarichi inquinanti nel Ticino affinché tutto torni come prima, ripristinando tutte le condizioni che possano garantire la salute delle persone e dell'ambiente;

 

- venga rispettato I'accordo di programma sottoscritto nel 1998 e siano realizzate al più presto e nel modo più corretto le parti non ancora attuate del progetto del depuratore di S. Antonino, ciò che costituisce l'unica condizione per una corretta depurazione delle acque e per la loro più opportuna destinazione;

 

- la provincia di Varese revochi immediatamente I'autorizzazione in deroga alle leggi vigenti, agli scarichi industriali che tuttora si verificano a monte del depuratore;

 

- siano adottati, nella gestione del depuratore di S. Antonino, tutte le precauzioni necessarie ad evitare il ripetersi degli eventi attuali o altri ancora che possano interessare, oltre al Ticino anche il Canale Villoresi ed il Naviglio Grande.

 

Dalla sede di                                       li                                   

 

            Fotografie della manifestazione

            foto 1               foto 2               foto 3               foto 4