Articolo inviato ai giornali locali
22 Dicembre 2003
Risparmio
energetico cominciamo dalle realtà locali.
Nei giorni scorsi si é tenuta a Milano la conferenza dell'ONU cop 9 sui cambiamenti climatici, sull'incremento delle temperature, sull'emissione dei gas serra. Rappresentanti di 180 paesi si sono confrontati per dodici giorni nel nostro capoluogo. Se da un lato é sempre più innegabile la correlazione tra le emissioni di anidride carbonica e i cambiamenti climatici in atto dall'altro i le necessarie azioni dei governi per incominciare a porvi rimedio in primis azioni incisive contro l'effetto serra e lo stesso protocollo di Kyoto stentano a decollare. C'é da domandarsi in una situazione di questo tipo quale può essere il ruolo delle comunità locali, se il principio di sussidiarietà alla base di ogni visione genuinamente federalista e democratica della società debba concretizzarsi anche in questo campo. Le associazioni ambientaliste operanti nel nostro comune ne sono convinte tant'è che hanno fatto pervenire a tutti i gruppi consiliari operanti a Cuggiono un ordine del giorno da discutere in consiglio comunale proprio su questi temi.
Il documento a firma Ecoistituto, WWF e Comitato Difesa Ambientale si basa su due convinzioni di fondo. La prima che sui temi ambientali ed energetici l'intero consiglio comunale, maggioranza e minoranza come rappresentante istituzionale di tutta la comunità debba congiuntamente, al di là di ogni contrapposizione che in questo campo sarebbe fuori luogo debba imboccare strade nuove, efficaci ed unitarie. La seconda é che visto che a Cuggiono si vuole modificare il piano regolatore bisogna cogliere l'occasione per migliorare ed innovare le norme tecniche collegate ad esso in senso ambientalmente sostenibile. In concreto: Incentivare il risparmio energetico con opportune norme che spingano a coibentare efficacemente i nuovi edifici abbattendo sensibilmente i consumi di riscaldamento o raffrescamento. Inserire nei regolamenti limiti più in linea con le normative europee per quanto riguarda le dispersioni di calore, oppure norme affinché i nuovi edifici che si andranno a costruire siamo dotati di impianti solari per la produzione di acqua calda o che sia incentivata la produzione di energia elettrica attraverso impianti fotovoltaici o fare in modo che vengano adottate metodiche per il risparmio di acqua potabile. Vengono suggeriti inoltre l'utilizzo di contratti innovativi di collaborazione pubblico privato affinché si possa procedere al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici pubblici. Norme di questo tipo oltre ad essere presenti da tempo in altri paesi europei incominciano a far capolino anche da noi ed essere inserite nei nuovi piani regolatori anche in Piemonte e in Lombardia. La scommessa che chiediamo di fare tutti insieme é di iniziare un percorso serio di responsabilità verso il nostro ambiente e le questioni energetiche. Ne saremo all’altezza?
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